2 mar 2012

Scegliere



Quante volte ci siamo bloccati di fronte a una scelta! Quante volte abbiamo scelto seguendo l'istinto! Altre volte ci siamo letteralmente persi nei pensieri e la scelta è diventata una megapippa mentale...
Se vuoi, puoi raccontarci una tua scelta, cosa significa scegliere per te o la tua prossima scelta...
C'è tempo fino a venerdì prossimo per commentare.
A presto su FAN!

Bruno di 8XN

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Bruno,
Nella vita ho avuto l'immensa fortuna di avere dei genitori che non mi hanno mai imposto nulla,voglio dire,mi hanno permesso sempre di andare dove mi portava il cuore,mi erano vicini,mi consigliavano,si ragionava insieme,mi aiutavano,ma l'ultima parola sulla decisione è sempre spettata a me! Di scelte ne ho fatte davvero molte e devo dire che questo mi ha portato a confrontarmi spesso,con il senno di poi,con le pecche e i limiti dell'età in cui prendevo le mie decisioni...
Per esempio finito il liceo dopo 5 anni davvero duri,avevo davanti a me un bivio legato a due facoltà del tutto diverse,medicina ed economia...credo di non fare un torto a nessuno se dico che ormai 4 anni fa,preso dalla mancanza di voglia di studiare un'estate (quella dopo la maturità) e più in generale una decina di anni,ho scelto la via più comoda,cioè economia...
Mi ritrovo cosi a 23 anni,con uno scenario sociale tutt'altro che rassicurante,a mettere in seria discussione una scelta comoda che non getta delle basi solide per un futuro,che anche per chi ha faticato molto più di me,non è certo roseo...
Potrei stare qui ore a scrivere di strade intraprese e poi cadute nel pensatoio,talvolta ho potuto tornare indietro,talvolta no...
Non so quanto utile sia il continuo ripensare a errori passati,fatto sta che avere la possibilità e la libertà di scegliere è il diritto e il dono più importante che ci è dato,ma spesso sa rivelarsi anche un terribile boomerang...
Un abbraccio

Francesco

Unknown ha detto...

8 Aprile 2013

Scegliere è come trovarsi davanti a un bivio.
Mi sono trovato, perciò, davanti a un bivio quando ho scelto d'imparare a camminare con le stampelle.
Quando ho scelto d'impegnarmi in Parrocchia, prima, come allievo e, poi, come Soldato di Cristo, come Testimone di Cristo, come Catechista, come Chierichetto, come animatore della Via Crucis e del santo rosario, come Membro nominato nel Consiglio Pastorale Parrocchiale, poi, eletto, poi, nominato, poi, infine, nuovamente, eletto, come Ministro Straordinario dell'Eucaristia.
Quando ho scelto di continuare a studiare dopo la fine della scuola dell'obbligo.
Quando ho scelto di non iniziare gli studi universitari dopo la fine di quelli liceali.
Quando ho scelto d'iniziare l'esperienza dell'Inserimento Terapeutico nella Biblioteca Comunale di 50032 Borgo San Lorenzo (FI).
Quando ho scelto di restare "single" in occasione del Matrimonio del mio fratello.
Quando mi sono offerto come Testimone al Matrimonio del mio fratello.
Quando mi sono offerto come Padrino di Battesimo di alcuni miei nipoti.
Quando mi sono offerto come Catechista di ciascuno dei miei nipoti.
Quando mi sono offerto come Padrino di Cresima del mio nipote più grande.
Quando ho fatto la scelta di campo del Centrosinistra, prima, coi Democratici di Sinistra e, poi, col Partito Democratico.
Quando ho scelto d'imparare a guidare l'auto.
Quando ho scelto d'impegnarmi, per molti anni, a favore di Associazioni di Solidarietà.
Quando ho scelto di testimoniare la mia fede religiosa e la mia esperienza di vita attraverso lettere, mails, interventi pubblici in assemblee, su quotidiani, periodici, sul web (social networks, blog, forum, sito).
Quando ho capito che Dio Padre vuole che io passi il mio cielo a far del bene sulla terra e che io sia per tanti una presenza silenziosa e discreta come un petalo di rosa che colora e profuma l'ambiente in cui si trova, ma che quando cade a terra non fa rumore, ma accarezza il suolo.
Quando ho capito che Dio Padre vuole che io speri in Lui, che io sia forte, che si rinfranchi il mio cuore e che io speri in Lui.
Quando ho capito che Dio Padre vuole che io sia come un "granello di sabbia": invisibile agli occhi degli esseri umani, ma non a quelli Suoi.
Non mi sono trovato davanti a un bivio quando, più volte, sono caduto, perché non ho scelto io di cadere, ma mi sono ritrovato a terra, mi sono ritrovato su di una sedia a rotelle, ma ho capito di trovarmi, ugualmente, davanti a un bivio quando ho realizzato che, da una parte, avrei potuto abbattermi e chiudermi in me stesso e, dall'altra, avrei potuto e ho potuto imparare che non si cammina, solo, con le gambe, ma anche con la mente, col Cuore e con l'Anima ed è in questo modo che cerco d ricordarmi di potere continuare a camminare. Luca Lapi